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09 nov 2022 4 min

Ferrari 499P: l’Hypercar per vincere la 24 ore di Le Mans

Una nuova Ferrari per correre la 24 Ore di le Mans. Svelata al pubblico e già un’icona per i ferraristi di tutto il mondo.

 

Perché i tifosi del Cavallino aspettavano da cinquant’anni una vettura che tornasse da protagonista nella classe regina del mondiale endurance, e sarà proprio la Ferrari 499P a riannodare i fili della storia, raccogliendo l’eredità della 312 PB, che corse l’ultima gara nel 1973.
“Un omaggio al passato ed un manifesto per il futuro”- spiega John Elkann, Ferrari Executive Chairman, al quale va riconosciuto in questo caso il grande merito della rinascita di un sogno- una sfida che abbiamo affrontato con umiltà, ma consapevoli di una storia che ci ha permesso di conquistare più di 20 titoli mondiali e 9 vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans”.

 

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La tradizione in un nome

Nel nome e nella livrea la nuova Le Mans Hypercar 499P è un omaggio alla tradizione del Cavallino nell’endurance: quella P usata da Enzo Ferrari per i prototipi e il 499 a indicare la cilindrata unitaria.
I colori scelti per il debutto previsto alla prossima 1000 Miglia di Sebring riprendono lo schema cromatico delle 312 P degli anni settanta, con il rosso Ferrari e il giallo che riporta alle origini e al legame con la città Modena. E poi la suggestione dei numero sulle fiancate delle due vetture: 50 come gli anni dell’anniversario da festeggiare, e 51, il numero più vincente nella storia endurance per Ferrari.
Nelle forme fluide del design, la 499P esalta la tecnica e l’aerodinamica, cosí come l’equilibrio fra i tratti tesi e le linee morbide delle fiancate definisce un’architettura chiara ed essenziale.
I passaruota, segno distintivo della tradizione Ferrari, sono caratterizzati da ampie aperture sulla  superficie e, assieme ai gruppi ottici, sono un richiamo ai nuovi canoni stilistici introdotti con la Daytona SP3.
Anche il posteriore è una affermazione di carattere, con “coda” a doppia ala orizzontale, un’ala superiore studiata per garantire il carico aerodinamico necessario a raggiungere la massima performance e, sul tetto, una presa d’aria multipla per l’alimentazione dell’aspirazione del motore e il raffreddamento della batteria e del cambio.

 

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Motore e telaio

Realizzata a partire da un telaio monoscocca in fibra di carbonio, la Ferrari 499P ha molti elementi che rappresentano l’avanguardia nel campo delle tecnologie applicate al motorsport.
“Abbiamo seguito un percorso di innovazione e sviluppo fedele alla nostra tradizione, che vede la pista come terreno ideale per sperimentare nuove soluzioni tecniche, prima di trasferirle nelle nostre vetture stradali ” - spiega John Elkann.
Nel motore, il prototipo rispetta i dettami tecnici previsti dal regolamento della classe Le Mans Hypercar, che richiede un powertrain ibrido, trazione integrale, monogomma Michelin e un peso minimo non inferiore ai 1.030 kg.
La vettura eroga una potenza massima a terra di 680 cavalli grazie al V6 biturbo derivato dalla versione stradale, ma riprogettato in tutte le sue componenti, mentre la seconda anima del motopropulsore ibrido è rappresentata dall'Energy Recovery System, che può contare sul recupero dell'energia e su una potenza massima di 200 kW, pari a 272 cavalli.

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Savina Confaloni

Savina Confaloni, giornalista, conduttrice e autrice televisiva. Punto di riferimento in Italia e all’estero nel settore automotive, presenta i principali eventi internazionali legati al mondo delle auto storiche e supercar. Scrive per le pagine motori del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, e collabora con il mensile Ruoteclassiche.