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Giulia Sprint GTA Best in Show a RealAlfa

Scritto da Savina Confaloni | 08 giu 2022

È la Giulia Sprint GTA del 1965, auto ex ufficiale Autodelta ed icona del Motorsport, a vincere il Best in Show di RealAlfa, il Concorso di Conservazione e Restauro organizzato dal Riar, Registro Italiano Alfa Romeo e da Aci Storico, al Museo Alfa Romeo di Arese.



La vettura, portata in gara da piloti come Ignazio Giunti, è oggi nelle mani del collezionista bresciano Roberto Sillistrini, che l’ha mantenuta negli anni in un perfetto stato di conservazione.

La Giulia Sprint GTA Best in Show

La Giulia Sprint GTA del 1965, una delle 18 vetture ufficiali dell’Autodelta, non ha avuto rivali in sede di votazione alla seconda edizione di RealAlfa, dedicato a Maurizio Tabucchi, uno dei massimi esperti mondiali della Casa del Biscione, scomparso nel 2015.

“Il modello è uno dei più falsificati - spiega Lorenzo Marzullo, presidente della commissione tecnica del Registro Italiano Alfa Romeo - mentre quello che ha vinto è arrivato sino a noi con tutta la documentazione e perfettamente conservato in ogni dettaglio. In questa GTA il tempo sembra essersi fermato e l’abbiamo apprezzata maggiormente anche perché, trattandosi di un’auto con destinazione agonistica è ancora più difficile avere uno stato di conservazione di questo tipo”.

Il concorso RealAlfa è stato fortemente voluto dal Registro Italiano Alfa Romeo proprio per valorizzare le vetture meglio conservate o restaurate nel modo più corretto, seguendo le linee guida elaborate da Maurizio Tabucchi. Guidata da piloti del calibro di Ignazio Giunti e poi finita in Sudamerica a fine carriera, la Giulia Sprint GTA Best in Show venne riportata in Europa a metà degli anni Settanta dall’attuale proprietario, Roberto Sillistrini: la ritroviamo, ritratta sulla copertina di un Autosprint dell’epoca, al Tour di Corsica, con Ignazio Giunti al volante e Giorgio Pianta al suo fianco.

Un esemplare rarissimo anche per le specifiche tecniche, con vasche in alluminio, carrozzeria in peralum, con un peso complessivo di sette quintali, e motore twinspark da 170 cavalli .
“Conservo tutto di questa macchina, compreso il bonifico del banco latino americano fatto all’Autodelta nel 1968 - spiega il proprietario Sillistrini - ed era stata pagata 4.834 dollari”.