Skip to content
04 nov 2022 4 min

Jaguar C-Type Continuation: il ritorno di una leggenda

È una nicchia di mercato apprezzata dai collezionisti, e di conseguenza dagli investitori, quella delle cosiddette “continuation” concepite dalle case automobilistiche per omaggiare i modelli più rappresentativi e gloriosi del proprio passato.

 

Modelli che diventano immediatamente “instant classic", come le Jaguar Continuation 70-Edition realizzate dalla divisione Classic Works della casa inglese, per celebrare l’anniversario del trionfo alla 24 ore di Le Mans del 1953.
I due esemplari di Continuation, che hanno un prezzo all’altezza della loro antenata- circa 1.7 milioni di euro- omaggiano i leggendari modelli di Jaguar C-Type, che sul Circuito de La Sartre polverizzarono il record sul giro, ottenendo una storica doppietta: quell’anno furono iscritte quattro Jaguar, che terminarono la gara al primo, secondo, quarto e nono posto.
La coppia vincente di piloti era composta da Tony Rolt e Duncan Hamilton, che percorsero oltre 2.500 miglia (più di 4.000 km) ad una velocità media di 105,85 miglia orarie (oltre 240 km/h), battendo il precedente record e facendo diventare la C type la prima auto a vincere la leggendaria competizione con una velocità media di oltre 100 miglia orarie.
Palmarès a parte, la C-Type rimane una delle vetture storicamente più significative, essendo stata la prima, settant’anni fa, a presentare la pioneristica tecnologia dei freni a disco, oggi ormai dotazione scontata nell’industria automobilistica.

 

jaguar-c-type-continuation-1

 

Stile, design e tecniche all'avanguardia

Le C-Type Continuation “70-Edition”, prodotte nell’avanguardistico impianto di Coventry, sono state allestite con colorazioni e finiture evocative del modello originale, badge smaltati in argento realizzati a mano, cuciture e ricami “70-Edition”, e l’immancabile numero di gara 70.
Per dare nuova vita alla gloriosa eredità di Jaguar, il team di Jaguar Classic ha utilizzato i più modern strumenti a disposizione di Jaguar Land Rover come la modellazione CAD, nonostante le metodologie e le tecniche costruttive utilizzate rimangano le medesime dell’epoca, proprio per garantire l’assoluta autenticità con i modelli originali.  
“La C-Type Continuation mantiene vivo l’iconico e avanzato design sviluppato da Malcolm Sayers grazie all’utilizzo per la prima volta di disegni CAD 3D da parte di Jaguar Classic, che uniscono lo stile e l’eredità nelle competizioni sportive con strumenti ingegneristici di ultima generazione”- spiega Dan Pink, Jaguar Classic Director.
La prima delle limited edition, che ha richiesto circa 3000 ore di manodopera, è stata rifinita con un’esclusiva colorazione Verbier Silver e interni in pelle Cranberry Red: una combinazione cromatica che trae ispirazione dal Platinum Anniversary della C-type. La seconda “70-Edition” è un tributo invece alla vittoriosa C-Type XKC051 di Rolt e Hamilton del 1953, ed è stata rifinita con i colori British Racing Green del Works Team e con interni in pelle Suede Green. E fra i dettagli più esclusivi, la placca del cruscotto delle limited edition, realizzata utilizzando il serbatoio del carburante di una C-type del 1953.

 

jaguar-c-type-continuation-interior

 

Investimento e pezzo da collezione

“Ogni C-Type Continuation è un veicolo raro e speciale, in grado di impreziosire qualsiasi collezione- spiega Matthew Bailey, Senior Manager for Strategy and Business Development di Jaguar Land Rover Classic- e siamo felici di poter presentare queste due splendide limited edition che commemorano un anno davvero fondamentale per Jaguar e per il mondo delle competizioni sportive: proprio nel 1953, infatti, l’introduzione del freno a disco, abbinata all’intelligente design e all’elevato livello ingegneristico della C-Type, consentirono alla vettura di dominare la 24 Ore di Le Mans”.

avatar

Savina Confaloni

Savina Confaloni, giornalista, conduttrice e autrice televisiva. Punto di riferimento in Italia e all’estero nel settore automotive, presenta i principali eventi internazionali legati al mondo delle auto storiche e supercar. Scrive per le pagine motori del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, e collabora con il mensile Ruoteclassiche.