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01 feb 2022 6 min

Il cavallino corre in Florida con le Ferrari dei sogni

Cavallino Classic è il concorso d’eleganza più importante al mondo dedicato alle Ferrari d’epoca, arricchito quest’anno dalle celebrazioni dei 75 anni della Casa di Maranello e dei 60 anni della 250 GTO.

Dovendo fare una classifica degli eventi da non perdere, per gli appassionati di auto d’epoca, il Cavallino Classic di Palm Beach (Florida), si colloca senza dubbio ai vertici.

Arrivato alla trentunesima edizione ma in una veste tutta nuova con la società italiana di Canossa Events, subentrata all’organizzatore storico John Barnes. 

La Ferrari più costosa al mondo

gto ferrari

Non poteva che andare alla regina delle Ferrari, la 250 GTO del 1964, telaio nr. 5573 GT del 1964, del collezionista Americano Aaron Hsu il premio Overall Outstanding Ferrari Competition dell’ edizione 2022 del Cavallino Classic, mentre l’Overall Outstanding Ferrari Granturismo è stato assegnato alla 365 P Speciale del 1966, la famosa Ferrari Three Seats -Tre Posti.

Considerata una sorta di Santo Graal nel mondo del classic, la Ferrari 250 GTO è tuttora l’auto più quotata e costosa al mondo: costruita dal 1962 e il 1964, porta la firma di Sergio Scaglietti per la carrozzeria, mentre il progetto venne supervisionato prima da Giotto Bizzarrini e poi dal neo direttore tecnico della Ferrari Mauro Forghieri.

Ne sono state prodotte solamente trentasei e i più grandi collezionisti si contendono gli esemplari rimasti a colpi di decine di milioni di dollari. Cifre da capogiro come i settanta milioni sborsati qualche anno fa per la 250 GTO, che nel ’63 arrivò al quarto posto alla 24 Ore di Le Mans, e nel 1964 vinse il Tour de France.

La vettura, vincitrice al Cavallino Classic, è la seconda GTO originariamente prodotta con il design della carrozzeria tipo “1964”, guidata da tutti i piloti del team Ferrari di Formula 1, incluso il campione del mondo, e leader della stagione, John Surtees, così come Lorenzo Bandini, Ludovico Scarfiotti, Pedro Rodriguez, e Phil Hill.

 

La Ferrari a tre posti col volante al centro

1966 365 P Speciale s_n 8971

In pochi sanno dell’esistenza di una Ferrari a tre posti, con il volante al centro. Quasi impossibile vederla in giro, essendo stata prodotta in soli due esemplari, di cui il primo nelle mani di un collezionista di Città del Messico e la seconda, voluta da Gianni Agnelli, tuttora in fase di restauro. Si tratta della Ferrari 365 P Speciale del 1966, che si è aggiudicata al Cavallino Classic il premio Overall Outstanding Ferrari Granturismo e il The Ferrari People's Choice Award, assegnato dal pubblico.

Di proprietà dei messicani Roberto e Jami Quiroz, è la prima delle due 365 Speciale prodotte, soprannominata “Tre Posti”, e basata sul telaio rivisto della 365/P2 da corsa. Nata come concept car di Pininfarina, su disegno di Aldo Brovarone, è di grande impatto, per l’abitacolo caratterizzato da una postazione di guida centrale, circondata dai due sedili dei passeggeri, a creare, così, un'unica fila di tre posti.

Fra le soluzioni all’avanguardia del modello, anche il tettuccio in vetro, che inondava di luce gli interni. Presentata per la prima volta al Salone di Parigi del 1966 e, in un susseguirsi di piccole modifiche, all’ Earls Court Motor Show di Londra e al Salone Internazionale dell'Automobile di Torino del 1966, arrivò nelle mani di Luigi Chinetti, importatore Ferrari per gli Stati Uniti, per essere venduta 48 anni dopo, con meno di 8000 km percorsi, all'attuale proprietario.

L’Avvocato Agnelli, parlando di lei, ricordava l’accelerazione incredibile conferita dall’unità propulsiva- il V12 da 4.4 litri, alimentato da tre carburatori Weber, posizionato posteriormente oltre alla capacità dell’auto di richiamare la gente, ad ogni sosta "per il suo stile esotico e il suo sound corsaiolo”.

 

La Ferrari di Taruffi

061 - 1954 Ferrari 121 LM s_n 0484LM

A catalizzare l’attenzione del pubblico in questa edizione memorabile di Cavallino Classic, uno dei modelli più rari della Casa di Maranello: la Ferrari 121 LM. Carrozzata da Scaglietti, è stata una delle Ferrari anni cinquanta più fotografate sul field del The Breakers di Palm Beach: costruita alla fine del 1954 come 306S 3 litri, 6 cilindri, venne aggiornata con un motore da 3,7 litri e 6 cilindri nel dicembre 1954, e corse in questa forma alla 1.000 chilometri di Buenos Aires nel gennaio 1955, guidata da Maurice Trintignant e Froilan Gonzalez.

Il telaio venne poi leggermente modificato nel febbraio del 1955, e la vettura vinse il Giro di Sicilia 1955 con Piero Taruffi, che la portò anche alla Mille Miglia del 1955 come 121LM, con motore da 4,4 litri, 6 cilindri.Venduta a Tony Parravano, nell’estate del 1955, negli anni a seguire corse con i più importanti piloti, guidata da Carrol Shelby, da Phil Hill, e Ken Miles. 

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Savina Confaloni

Savina Confaloni, giornalista, conduttrice e autrice televisiva. Punto di riferimento in Italia e all’estero nel settore automotive, presenta i principali eventi internazionali legati al mondo delle auto storiche e supercar. Scrive per le pagine motori del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, e collabora con il mensile Ruoteclassiche.